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Cavallo che nuota

Idroterapia del cane e cavallo – Fisioterapia Veterinaria Pisa®

Cavallo che nuotaL’idroterapia o terapia in acqua ha molti vantaggi, ormai da tempo dimostrati nel campo fisioterapico umano. L’uso dell’acqua consente l’inizio della terapia poco dopo  dall’intervento chirurgico, permette all’animale di fare movimento senza caricare le articolazioni, di alleggerire il peso e


consentire il movimento anche di arti doloranti. L’idroterapia è una terapia molto efficace sia nel cavallo sia nei piccoli animali e le applicazioni più comuni sono il nuoto in piscina ed il camminare in acqua, in speciali vasche con tapiroulan immerso in acqua, l’under water treadmill (UWT). Il nuoto è molto faticoso, in generale per percorrere una data distanza, il dispendio energetico tra la corsa ed il nuoto è di 4 volte maggiore nel nuoto.

La temperatura dell’acqua in riabilitazione viene mantenuta tra i 28 ed i 34° C, temperature inferiori fanno sentire freddo all’animale, con conseguente irrigidimento muscolare ed esercizio svolto in modo scorretto, temperature più elevate creano affaticamento eccessivo, surriscaldamento corporeo e fatica inutile.

L’uso dell’acqua in fisioterapia apporta questi vantaggi: riduzione del dolore, aumento della motilità articolare, miglioramento funzionale, della forza e dell’equilibrio. E’ molto efficace nelle osteoartiti, in cui allevia il dolore ed aumenta il range di movimento.

Nel post operatorio, l’idroterapia viene usata per recuperare il movimento di un arto senza caricare il peso, ad esempio il nuoto è molto efficace dopo intervento al crociato, in cui si può iniziare dopo 3 settimane dall’intervento, per migliorare la flessione del ginocchio, ancora più efficace è l’UWT, che consente una flessione del ginocchio maggiore rispetto al movimento del nuoto.

Nell’UWT, in linea generale l’acqua viene mantenuta al di sopra della articolazione che viene trattata. E’ stato dimostrato che Tapis roulant in acqua caneesiste una notevole differenza tra cani operati al crociato sottoposti a terapia in UWT e non, in particolare i primi ottengono una motilità articolare elevata ed uno sviluppo muscolare considerevole, necessario a dare stabilità all’articolazione, mentre quelli non sottoposti a trattamento in UWT manifestano progressiva atrofia muscolare e scarso range di movimento del ginocchio.

L’idroterapia è efficace in numerose altre situazioni, come: displasia del gomito, displasia dell’anca, recupero post-intervento alla colonna vertebrale, prevenzione e trattamento della lussazione rotulea, atrofia muscolare, lassità tendinea, Wobbler, deficit motori e propriocettivi, artrosi, ridotta motilità articolare, miglioramento motorio funzionale dei soggetti anziani, ecc.

L’idroterapia viene integrata con altre tecniche fisioterapiche per il trattamento del caso clinico, come le terapie manuali, gli ultrasuoni, la tecarterapia, l’elettrostimolazione, secondo le necessità.

In linea generale i benifici dell’idroterapia in veterinaria sono:

– riduzione del carico articolare su arti doloranti o in via di guarigione

– supporto a muscoli, tendini e legamenti con possibilità di movimento senza stress da carico

– continuare l’esercizio fisico quando non è possibile farlo nelle condizioni normali su “terra”

– il rafforzamento muscolare, grazie alla resistenza dell’acqua

– prevenzione dell’atrofia muscolare

– aumento della massa e della forza muscolare

– miglioramento del benessere generale dell’animale e del grado di allenamento

– riduzione della rigidità muscolare

– aumento del tono in parti ipotoniche

– graduale e veloce recupero funzionale per tornare alla normale funzionalità

– miglioramento delle situazioni edematose grazie alla pressione dell’acqua

– stimolazione del rilassamento

– riduzione del dolore in articolazioni doloranti

– miglioramento della circolazione sanguigna e promozione dei processi di guarigione.

Dott.ssa Valentina Taccini

Toscana: Fisioterapia Veterinaria Pisa

www.fisioterapiaveterinariapisa.it

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Tecarterapia Cane

Tecniche fisioterapiche – Fisioterapia Veterinaria Pisa®

Tecarterapia CaneLa Fisioterapia si rivolge ai soggetti affetti da patologie ortopediche e neurologiche che necessitano di trattamenti riabilitativi per accelerare i processi di guarigione ed il ritorno alla normale attività. Inoltre si rivolge a tutti i soggetti atleti a scopo preventivo e per migliorarne la prestazione sportiva.

Terapie manuali


  • mobilizzazione articolare a scopo riabilitativo funzionale
  • stretching
  • massaggio (decontratturante o tonificante)
  • ginnastica funzionale (attiva, assistita, passiva)
  • chiropratica: correzione degli squilibri della colonna, del bacino e degli arti per mezzo di manipolazioni manuali specifiche.

Tutte queste manualità sono fondamentali per il recupero dei pazienti sia neurologici che ortopedici.

Magnetoterapia

Accelera i processi riparativi, ha effetto antinfiammatorio, analgesico e biostimolante sui tessuti. Viene usata nei problemi infiammatori acuti e cronici, nel trattamento delle lesioni tendinee e muscolari, nelle patologie ossee, nella fase post operatoria.

Ultrasuoni

L’applicazione degli ultrasuoni determina un micromassaggio ed un effetto termico sui tessuti superficiali e profondi. Accelera il processo di guarigione negli eventi traumatici e allevia le problematiche croniche.

Le principali applicazioni riguardano le patologie dei tendini, dei muscoli e delle articolazioni.Cane con stampelle

Elettrostimolazione

Indicata per la gestione dei pazienti ortopedici e neurologici, per il trattamento del dolore nei processi acuti e cronici, per il potenziamento muscolare in casi di atrofia,

per la stimolazione neuromuscolare, per risolvere contratture muscolari.

Nuoto

Il nuoto viene indicato nella riabilitazione motoria nei pazienti ortopedici o neurologici, ma anche per l’allenamento sportivo ed il fitness.

Il nuoto è un esercizio che scioglie e allo stesso tempo sviluppa la muscolatura, evitando il carico a livello articolare.

Le articolazioni risultano più estensibili ed elastiche, la capacità polmonare aumenta, il circolo sanguigno migliora, viene stimolata l’attività intestinale e l’animale trae dal nuoto anche un beneficio psicologico per l’effetto miorilassante che determina.

Cane beagle in acquaUnderwater treadmill

L’undewater treadmill (UWT) o tapiroulan in acqua è un valido supporto alla terapia fisioterapica. Questo strumento consente al soggetto di camminare in modo fisiologico da solo o assistito dal fisioterapista veterinario facendo lavorare le articolazioni e la muscolatura senza il carico dovuto alla forza di gravità, con notevole riduzione del peso e dello sforzo a livello articolare. L’UWT viene usato in numerose situazioni, a scopo riabilitativo dopo interventi chirurgici di varia natura (in seguito a rottura del crociato, protesi d’anca, interventi alla colonna, ecc.), a scopo conservativo in situazioni croniche, per ridurre l’uso di farmaci, ad esempio nella displasia di anca e gomiti, nelle artrosi croniche. E’ uno strumento utile per ottenere riduzione del peso in animali che devono dimagrire ma non possono essere sottoposti a sforzi articolari, nei soggetti sportivi per la tonificazione muscolare e l’allenamento.

Il protocollo di fisioterapia viene sempre stabilito dal Medico Veterinario Fisioterapista in collaborazione col Medico Veterinario curante o chirurgo dell’animale.

Dott.ssa Valentina Taccini

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Sole con termometro

La terapia del Calore

Sole con termometro

Il Calore svolge un ruolo fondamentale nella riabilitazione dei problemi cronici perchè agisce sugli effetti circolatori, sul metabolismo cellulare e sui nervi. Le lesioni acute vengono trattate col freddo, ma spesso sfuggono al proprietario dell’animale ed evolvono in situazioni croniche.


In questo caso è importante individuare i sintomi, la causa del dolore e la disfunzione. I casi più frequenti in cui viene usata la terapia del Calore sono: le artriti, le tendiniti, le bursiti, le capsuliti adesive, situazioni che possono verificarsi anche tutte contemporaneamente. In questo tipo di lesioni, spesso i nervi vengono schiacciati, con conseguente dolore se viene interessato un nervo sensoriale, o riduzione della funzione in caso di coinvolgimento di un nervo motorio.

Il Calore può alleviare le restrizioni fasciali sul nervo e, di conseguenza, la sua compressione, migliorandone la capacità di conduzione. Il Calore aumenta il metabolismo cellulare, incrementa la vasodilatazione locale e quindi l’apporto di ossigeno e di nutrienti nell’area in cui viene applicato. Viene inoltre migliorata la capacità di scambio delle membrane cellulare, incrementando il metabolismo e l’uso di ossigeno.

Il Calore prepara i tessuti alla mobilizzazione, grazie ad un riflesso di sollievo dal dolore e all’ammorbidimento dei tessuti connettivi. Il Calore può neutralizzare i trigger point, punti di tensione muscolare, o favorire l’allungamento delle fibre muscolari contratte.

Le articolazioni artritiche beneficiano del Calore, perchè fluidifica il liquido sinoviale e agevola l’allungamento dei tessuti connettivi circostanti. Inoltre il calore dimuinuisce la sensazione dolorosa.

In caso di contratture connettivali o cicatrici che limitano il movimento di un’articolazione, l’applicazione del Calore prima dell’esercizio ne agevola la funzione motoria.

Il Calore per essere efficace deve essere almeno 5-6° C più alto della temperatura della superficie corporea dell’animale, che si aggira su 35-36° C, evitare temperature più alte di 9° C rispetto alla temperatura della pelle. Il tempo di applicazione deve essere di 20-30 minuti, 1-2 volte al giorno.

Il Calore può essere applicato con bottiglie di acqua calda, tappetini riscaldati, pacchetti autoriscaldanti istantanei, lampade a calore, asciugami caldi, piscina calda, secchi o vasche con acqua calda, ultrasuoni. Gli ultrasuoni agiscono 3-5 cm sotto la superficie della pelle, quindi è indicato per lesioni più profonde.

La terapia del Calore superficiale è molto più efficace se abbinata all’esercizio.

Cavallo con colica

Omeopatia e disordini digestivi nel cavallo

I rimedi omeopatici possono essere usati in varie situazioni di disturbi digestivi, vediamone alcuni. Cavallo con colica

In caso di segni di indigestione, irrequietezzai, diarrea e anche costipazione, il rimedio prediletto è Nux Vomica 30x. Negli stadi iniziali di colica del cavallo può essere somministrato ogni mezz’ora fino alla remissione dei sintomi. Il rimedio può essere dato 3-4 volte al giorno.

Se non si ottiene risposta dopo qualche dose, valutare un rimedio alternativo, ad esempio Colocynthis 30x, uno dei rimedi principali usati nelle coliche spastiche. Il cavallo in questo caso tende a rotolarsi e tiene il dorso arcuato, prova sollievo a camminare e rifiuta cibo e acqua. Può essere somministrato anche in caso di dolore addominale da diarrea. La somministrazione è ogni 15 minuti da ridurre ad 1 ora quando iniziano ad attenuarsi i sintomi.

Altro rimedio è Colchicum 30x, usato quando il cavallo tende a rimanere in stazione senza rotolarsi e l’intestino è ripieno di gas e si muove. L’addome in questo caso è disteso, soprattutto sul lato destro, in basso. Il cavallo può rifiutarsi di camminare e non gradisce il cibo.


Aconite 30x è il rimedio somministrato negli stadi iniziali di disturbo digestivo, dapprima ogni 15 minuti poi ogni ora.

In caso di diarrea, in cui l’animale mostra irrequietezza, ansia e beve piccoli sorsi d’acqua frequentemente, il rimedio è Arsenicum album 1m, in questi casi, in genere, i sintomi peggiorano tra la mezzanotte e l’una. Le orecchie e gli arti possono essere freddi, le feci di odore cadaverico, la pelle secca. La dose del rimedio è 4 volte al giorno per qualche giorno. Interrompere o ridurre il dosaggio quando la diarrea diminuisce.

China 30x è un rimedio usato in seguito a debolezza dovuta a perdita di liquidi, ad esempio dopo un’emorragia o episodi diarroici. Aiuta il cavallo con diarrea cronica. La posologia è 2-3 volte al giorno per qualche giorno.

Podophyllum 30x si somministra in casi di lunga durata, quando le feci sono gialle, marrone chiaro e ricche di acqua. Dose: 3 volte al giorno.

Mercurius corrosivus 30c viene usato quando le feci sono viscide o presentano mucose o sangue. Il cavallo in questi casi si sforza durante la defecazione.

Lycopodium 30c è indicato nei disturbi digestivi cronici. Il cavallo si sottrae alla palpazione nell’area del fegato e può avere appetito anomalo o scarso, può nascondere la testa in un angolo e sbadigliare molto. Nei casi cronici di problemi epatici si somministra il rimedio una volta al giorno per diverse settimane.

Si consiglia di consultare un Medico Vetreinario Omeopatico per la corretta diagnosi e terapia.

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Cavallo con colica

Elettrostimolazione negli animali – Fisioterapia Veterinaria Pisa®

L’elettrostimolazione, in fisioterapia veterinaria ha 3 applicazioni principali: il trattamento del dolore, la stimolazione muscolare, la promozione della riparazione tissutale.

Raramente l’elettrostimolazione è usata come singola terapia, in genere è abbinata alle terapie manuali e all’esercizio.


Per stimolare i nervi sensoriali o motori, la frequenza deve essere bassa (<250 Hz) con un’appropriata durata delle pulsazioni e intensità sufficiente a stimolare i nervi. In commercio si trovano vari tipi di elettrostimolatori per la TENS, usata per alleviare il dolore e la NEMS per la stimolazione/rilassamento muscolare.

Per la stimolazione di muscoli o nervi vengono usati in genere 2 elettrodi, il cui posizionamento dipende dall’effetto che si vuole ottenere: sul ventre muscolare, sulle sue estremità, su punti di agopuntura, sopra le radici dei nervi spinali, direttamente sull’area dolorante. Gli elettrodi si applicano interponendo il gel tra questi e la pelle rasata del soggetto.

La TENS o elettroanalgesia, provoca sollievo dal dolore aumentando il flusso ematico in loco, bloccando le terminazioni nervose dolorifiche e provocando rilascio di sostanze oppiacee in seguito a stimolazioni a bassa frequenza. La TENS viene usata in queste situazioni: dolore acuto post intervento, stiramenti legamentosi, fratture, dolore da lavoro, dolori muscolo-scheletrici cronici, compreso dolore spinale e nevralgie. L’effetto più evidente si ha in situazioni di dolore moderato, superficiale e localizzato. La parte da trattare deve essere rasata per ottenere il contatto con gli elettrodi. Il trattamento iniziale deve durare una ventina di minuti per far abituare il soggetto, poi può essere aumentato ad un’ora. Gli elettrodi possono essere posizionati sull’area dolorante o sul nervo che innerva la parte o sulla sua radice, su trigger point o su punti di agopuntura.

La NEMS (neuromuscolar electrical stimulation) agisce sulle contrazioni muscolari e viene usata in queste situazioni: nell’atrofia muscolare, per ottenere allungamento muscolare, nella rieducazione funzionale, nel ricovero post-operatorio, per il riassorbimento di edemi, nella riabilitazione neurologica in seguito a danni al nervo. La pelle deve essere rasata. Gli elettrodi possono essere posizionati in due modi. Il primo consiste nel mettere un elettrodo sopra il punto motorio, facendo passare 1 Hz di corrente, dopo che è stato individuato il punto del muscolo che reagisce di più, vi si applica l’elettrodo, il secondo elettrodo dispersivo o indifferente, può essere posizionato in qualsiasi parte del corpo, abbastanza vicino al muscolo che viene trattato. Questo secondo elettrodo deve essere grande, in modo da disperdere sulla sua superficie l’intensità della corrente e da non provocare una risposta motoria o sensoriale. Altro metodo è posizionare 2 elettrodi di uguali dimensioni alle due estremità del muscolo. I trattamenti sono giornalieri e durano 3-5 settimane in base al caso.

L’elettrostimolazione non deve essere usata sull’addome di femmine gravide, in aree infette o ferite (chirurgicamente o accidentalmente), sugli occhi e sulle gonadi.

Dott.ssa Valentina Taccini

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Sintomi agopuntura con 5 elementi

I sintomi in Agopuntura

In agopuntura i sintomi possono ricondursi ad un difetto energetico o ad un eccesso energetico. In linea generale si tendono a riconoscere i Sintomi agopuntura con 5 elementisintomi da eccesso energetico perchè si manifestano con dolore, ipertermia e ipersensibilità della parte interessata, mentre le parti colpite da difetto energetico non provocano nè dolore nè ipertermia.

I sintomi da eccesso energetico sono Yang, in genere acuti e correlati a traumi fisici. Nella patologie croniche i sintomi da eccesso energetico sono secondari.

I sintomi da deficit energetico sono Yin, collegati di solito a patologie croniche ed ipofunzionalità.


I sintomi si manifestano in una sequenza governata dal clclo di Ko o di Sheng (vedi articolo precedente), quindi per individuare lo squilibrio energetico è necessario individuare il processo predisponente.

I sintomi dell’agopuntura vengono definiti in modo diverso dalla medicina tradizionale, vengono definiti sintomi “umidi”, “asciutti”, “secchi”, “da vento”, “da calore”, “freddi”, ecc.

In particolare:

  • Vento è collegato all’elemento Legno. I sintomi variano di intensità e posizione. Troppo vento danneggia Fegato e Vescica Biliare.
  • Freddo è collegato ad Acqua. I sintomi da freddo sono tremori, mucose e pelle inscurite, sudore freddo, ridotta temperatura corporea e circolazione sanguigna, assenza di sete. Troppo freddo danneggia Reni e Vescica Urinaria.
  • Calore si ricollega a Fuoco. I sintomi da calore sono sudore caldo, sete, innalzamento della temperatura, arrossamento della pelle. Troppo calore danneggia Cuore, Perineo, Intestino Tenue, Triplice Riscaldatore (equilibrio ormonale)
  • Umidità è collegata a Terra. I sintomi da umidità sono edemi, gonfiori, ristagno di liquidi, distacco di una parte del corpo dal suo intero (una crosta). Troppa umidità danneggia Milza e Stomaco.
  • Aridità si collega a Metallo. I sintomi da aridità sono secchezza, come pelle dura, forfora, mucose e vie respiratorie indebolite. Troppa aridità dannneggia Polmoni e Intestino Crasso.

I sintomi possono localizzarsi in base ai meridiani o ai microcosmi del corpo. Nel caso dei meridiani vi è corrispondenza tra localizzazione del sintomo e meridiano, tra organo e processo in disequilibrio. Secondo i microcosmi del corpo ogni malattia dell’organismo si riflette in diverse parti del corpo che rappresentano la zona lesa nel singolo microcosmo locale.

Dott.ssa Valentina Taccini

Sharon Willoughby-Blake chiropratica veterinaria

Sharon Willoughby-Blake, fondatrice della prima scuola chiropratica veterinaria

Omaggio alla Dottoressa Sharon Willoughby-Blake, fondatrice della prima scuola chiropratica veterinaria

Nata nel 1946 in Michigan, la dott.sa Sharon è stata il più grande contributo alla storia della chiropratica veterinaria e all’istituzione delle scuole Sharon Willoughby-Blake chiropratica veterinariaspecialistiche di questo settore. E’ venuta a mancare nel 2010.

La dott.sa Sharon si laureò nel 1970 in medicina veterinaria all’università del Michigan, dopodichè iniziò la sua


professione utilizzando varie tecniche, costantemente alla ricerca di nuovi efficaci metodi di trattamento. La passione per la chiropratica ebbe inizio quando sottopose alcuni suoi pazienti animali con problemi seri, a trattamenti di chiropratici umani, ottenendo notevoli miglioramenti. Fu talmente stupita dai risultati ottenuti con la chiropratica e, allo stesso tempo, amareggiata dalla carenza di nozioni acquisite con la laurea in veterinaria, che decise di trasferirsi col figlio nell’Illinois per frequentare la scuola di chiropratica di Palmer in Iowa. Lei ritenne che se gli animali potessero beneficiare così tanto del trattamento chiropratico, lei doveva impararlo! Nel 1986 ricevette il diploma di chiropratico alla scuola di Palmer e divenne subito un membro dell’accademia e veterinario chiropratico in Port Byron. Sempre nel 1986 tenne un congresso in Georgia dove chiropratici, veterinari ed osteopati si riunirono per condividere le loro esperienze in campo veterinario. Il successo fu talmente grande che si presentò la necessità che qualcuno desse inizio alla formazione, in via formale, di chiropratici veterinari. Questo non avvenne per diversi anni a causa dei vari impegni che ognuno aveva e che non lasciavano loro il tempo per dare l’avvio della scuola.

Poiché la chiropratica veterinaria non era considerata medicina veterinaria, la dott.sa Sharon decise di rinunciare alla pratica veterinaria tradizionale per dedicarsi soltanto alla chiropratica veterinaria, riferendo i suoi pazienti a veterinari tradizionali nel caso di necessità. Non acquisì neppure il riconoscimento della propria laurea in medicina veterinaria in Iowa, preferendo operare come chiropratico sugli animali. Questo ebbe una notevole risonanza in America e fu il primo passo di una rivoluzione la cui guerra è ancora in corso.

La chiropratica sugli animali era nuova, la dott.sa Sharon stava ottenendo risultati strepitosi e questo iniziò a preoccupare il campo veterinario. Chi era questa donna così determinata con notevoli facoltà che non era riconosciuta come medico veterinario? Iniziò una battaglia di 10 anni con la Divisione della Regolazione Professionale dell’Illinois, che si concluse con la revoca della licenza di chiropratico alla dott.sa Sharon! La dott.sa Sharon non si lasciò abbattere, rifiutandosi ancora di farsi riconoscere la laurea in veterinaria, e lo fece esclusivamente per amore degli animali.

La dott.sa Sharon scrisse: «Il mio scopo è dare sollievo al dolore degli animali tramite la chiropratica. Le necessità ed i desideri dei singoli studenti, insegnanti o professionisti sono sempre secondari a questo».

Fu così che dette inizio alla scuola di chiropratica veterinaria. Perché? Scrisse: «La mia speranza è che tutti gli individui che si occupano della salute degli animali facciano tutto il possibile per arricchire le loro conoscenze in modo da acquisire le migliori cure per gli animali. Promuoverò gli standard più elevati della chiropratica veterinaria offrendo la migliore preparazione possibile. Cercherò di diventare un modello e prototipo di educazione alla chiropratica veterinaria». E così fece.

http://www.avcadoctors.com/founder.htm

Nel 1987 la dott.sa Sharon riunì alcuni amici e dette vita alla Fondazione Options for Animals . Nel 1989 questo gruppo crebbe e fu fondata la American Veterinary Chiropractic Association (AVCA). Attualmente la Fondazione Options for Animals in Wellsville, rimane il punto di riferimento per l’educazione dei chiropratici veterinari ed ha due affiliati in Europa, in Germania e Inghilterra (IVCA e IAVC) dove vengono certificati circa 175 veterinari chiropratici all’anno. Ci sono altre 4 scuole nel mondo basate sulla scuola Options e certificano circa 90 veterinari chiropratici all’anno.

La dott.sa Sharon ha sacrificato 10 anni della propria vita per portare avanti il suo progetto, rimanendo fedele ai propri principi, che ha descritto nello Statuto della Missione di Options for Animals e AVCA.

1-       Il nostro scopo principale è dare sollievo al dolore e alle sofferenze degli animali tramite la chiropratica.

2-       Abbiamo la responsabilità di portare avanti la chiropratica come metodo di cura per gli animali nel mondo intero.

3-       Creeremo una nuova professione per la salute degli animali dall’unione della pratica veterinaria e della chiropratica.

4-       Speriamo di incoraggiare l’interazione tra le professioni veterinarie e chiropratiche in un mutuo rispetto per uno scopo comune. Questo scopo è la salute dei nostri pazienti animali.

5-       Realizzeremo questo insegnando le tecniche basate sull’amore, lo spirito della scoperta e un impegno da assolvere.

6-       Sopporteremo gli oneri dei pionieri, cosicché il percorso sarà chiaro e dritto per chi ci seguirà.

7-       Sappiamo che le fondazioni che creiamo influenzeranno la chiropratica animale per le generazioni di animali e umani a venire.

8-       Sappiamo che il nostro tempo qui è breve, ma la verità ultima in chiropratica è universale, duratura e significativa.

«Noi cerchiamo di diminuire l’impatto della politica di parte basata sull’egoismo umano e politico, l’interesse che si traduce in incomprensioni, pregiudizi e piccoli conflitti. Sappiamo che le basi che creiamo influenzeranno la chiropratica animale per le generazioni animali e umane a venire.

Sappiamo che cambieremo le vite: dei nostri pazienti animali che riceveranno i benefici della chiropratica, la vita degli studenti che acquisiranno nuovi concetti di salute, la vita dei docenti e amministratori dell’AVCA nel compiere la loro missione.

Sappiamo che la crescita umana non è facile, ma c’impegneremo per ottenere questi cambiamenti con una coscienza basata sull’amore e la dolcezza.

Incoraggeremo i nostri studenti a divenire allievi della formazione permanente attraverso l’esplorazione chiropratica animale con una mente critica ed aperta.

I nostri studenti saranno incoraggiati ad essere creativi nello sviluppo di nuove tecniche di chiropratica, ad ampliare le conoscenze esistenti attraverso la ricerca, e a condividere le loro scoperte con il mondo.

Noi incoraggiamo i nostri studenti a sviluppare legami inter-professionali in modo che la chiropratica animale diventi una vera professione in cui le persone lavorino insieme nel rispetto e nel sostegno reciproco.

Siamo impegnati a promuovere la ricerca scientifica sui meccanismi della chiropratica.

Siamo disposti a cambiare e rivalutare le nostre teorie e le tecniche con le nuove informazioni, per onorare le nostre osservazioni personali, le attuali conoscenze, e le tecniche che hanno già migliorato la vita degli animali.

Siamo consapevoli che la chiropratica veterinaria può migliorare la qualità di vita degli animali e dei loro custodi umani.

C’impegniamo ad insegnare a questi custodi le modalità d’assistenza dei loro animali. Ci rendiamo conto che queste persone meritano di conoscere le varie possibilità per ottenere la salute animale, per comprenderne i vantaggi e per effettuare scelte consapevoli per la salute dei propri animali.

Faremo in modo che questi custodi abbiano accesso alle cure di chiropratica animale mediante l’insegnamento a veterinari e chiropratici che potranno fornire questo servizio.

Sharon Willoughby-Blake chiropratica veterinaria cavalloUseremo i soldi scambiati per i nostri servizi per migliorare le strutture e le risorse educative. Meritiamo di essere rimborsati adeguatamente come insegnanti e amministratori per le innumerevoli ore che abbiamo dedicato alla nostra missione e obiettivi. Lo scambio monetario è il simbolo d’impegno dei nostri studenti di chiropratica animale.

Abbiamo la visione che la chiropratica animale acquisisca un posto nel sistema sanitario degli animali.C’impegniamo a studiare, a dedicarci alla ricerca, per insegnare e scrivere, in modo da ispirare chiropratici animali futuri.

Siamo consapevoli che il nostro tempo qui è breve, ma la verità ultima in chiropratica è universale, duratura e significativa».

http://www.avcadoctors.com/founder.htm

Gelosia Cane Fiori di Bach

Gelosia del cane trattata coi Fiori di Bach

Bruna è una cagnolina Breton bianca e nera dolcissima, che è arrivata da noi quando aveva 1 anno e già avevamo Nedo, anche lui Breton, bianco e arancio. E’ sempre stata una cagnolina timida, che aveva timore di farsi toccare inizialmente, dopo ha preso molta confidenza ed è diventata affettuosa e disinvolta.


Gelosia Cane Fiori di BachNedo

Bruna ha sempre avuto, però, una punta di gelosia per Nedo, questo lo dimostrava facendo le buche in giardino, cercando di attirare sempre la nostra attenzione quando facevamo i complimenti a Nedo, mettendo la sua testa sotto alle nostre mani togliendoci quella del compagno, inoltre gli dava delle “zampate” quando lui si avvicinava mentre noi stavamo coccolando lei.

Nedo è venuto a mancare poco tempo fa, per 2 giorni Bruna è stata un po’ triste, poi, sommersa dalle nostre coccole, si è subito ripresa e adattata alla nuova situazione, dove lei era la Regina adorata.

Il vuoto che ha lasciato Nedo in noi era troppo grande e abbiamo deciso di prendere un altro cucciolo di 6 mesi, Breton bianco e arancio, Leo.Gelosia Cane Fiori di Bach

Pensando al trauma che doveva affrontare Bruna nel passare dalla nostra Unica cagnolina a compagna di Leo, con cui spartirsi le coccole, e visti le precedenti manifestazioni di gelosia con Nedo,ho deciso di provare a prevenire il suo stato di gelosia.

Una settimana prima dell’arrivo di Leo ho iniziato a somministrare a Bruna i Fiori di Bach in questa associazione: Holly + Chicory, 2 gocce + 2 gocce in 30 ml di acqua senza brandy, per 4 volte al giorno.

Holly, Agrifoglio è il rimedio per cani gelosi, per gli animali che sono scontenti del trattamento che ricevono dal proprietario, e che sono anche vendicativi, che fanno pagare al proprietario (Bruna con le buche…) una qualche ingiustizia, che secondo loro avrebbero subito.

Chicory è indicato per soggetti molto possessivi, che vogliono stare sempre vicini a chi amano e prendersene cura, emettono lamenti per richiedere attenzioni ed il loro essere possessivi può portarli ad essere aggressivi e dominatori (le zampate della Bruna a Nedo, il suo intrufolarsi al posto suo).

L’associazione dei 2 Fiori è molto utile quando c’è gelosia soprattutto per l’arrivo di un bambino o di un nuovo animale, quindi la mia decisione è ricaduta su questi 2 Fiori in associazione.

Dpo una settimana dall’arrivo di Leo, Bruna, per quanto non sia al settimo cielo, lo tollera e lo ha tollerato fin da subito molto bene, si è anche sacrificata a stare una mezza giornata con lui, senza un lamento, rinchiusa in un recinto, anzichè in giardino, in attesa che Leo impari a non scappare dal cancello. Quando mangiano ognuno mangia nella sua ciotola, rispettando quella dell’altro, quando giochiamo con Leo, Bruna si limita a guardarci senza intromettersi. Ora stanno già sul tappeto di casa vicini vicini Risatona Efficacia dei Fiori di Bach nel cane

Insomma sono molto soddisfatta di questa reazione di Bruna e ricordo a tutti che i Fiori di Bach non hanno controindicazioni e che possono risolvere delle situazioni fastidiose in tutta sicurezza.

Quindi, se ritenete di avere un caso da trattare coi Firoi, provate senza scrupoli!

Dott.ssa Valentina Taccini

Fisioterapia Veterinaria Pisa

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Cincilla Fiori di Bach

Un caso di cincillà trattato con Fiori di Bach

Cincilla Fiori di Bach

Un mio amico, Daniele, ha una cincillà, Frulli, a cui è stato amputato un pezzo di coda a causa di un’infezione. Da tre mesi Frulli si morde il moncone di coda che le è rimasto, mantenedo aperta la ferita e costringendo Daniele a fasciare ciò che resta della coda per evitare che Frulli si crei altre lesioni e che si infetti.


Questo problema fisico si ripercuote anche sul comportamento di Frulli con gli altri cincillà, perchè quando viene messa insieme a loro, ad un minimo contatto con altri compagni, si irrita e si arrabbia spruzzando loro la pipì addosso.

Ultimamente a causa del suo dolore era stata tenuta separata dagli altri compagni, questo le aveva provocato tristezza e depressione, con perdita dell’appetito e rifiuto di coccole anche da parte di Daniele.

La diagnosi è iperestesia da amputazione, cioè la presenza di dolore di origine nervoso sul moncone della coda. Per evitare l’eutanasia, il trattamento che abbiamo intrapreso è stato dapprima il Reiki e dopo i Fiori di Bach. Dopo i primi trattamenti di Reiki, Frulli ha avuto dei cambiamenti, ha iniziato a mangiare con appetito e a lasciarsi coccolare da Daniele molto volentieri. Ancora non è stato possibile reintrodurla coi compagni perchè il moncone di coda è ancora molto sensibile.

Il trattamento prescritto coi Fiori di Bach è stato: White Chestnut – Ippocastano, indicato per le fissazioni della mente, per riattivare la circolazione delle idee, per riaprire un circuito ostruito. In veterinaria viene usato in quelli stati mentali che causano comportamenti ripetitivi ossessivi, come in questo caso sta facendo Frulli nei confronti del moncone della sua coda. A questo Fiore è stato abbinato Star of Bethlem – Stella di betlemme, che porta conforto in caso di traumi fisici e psichici, come in questo caso è stata l’amputazione di una parte di coda per Frulli. Questo Fiore serve anche a far ritrovare sicurezza all’animale che presenta instabilità emozionale. La preparazione prevede 2 gocce di ciascun Fiore in 30 ml di acqua senza brandy.

Ai Fiori ho abbinato Arnica 30 CH, un prodotto omeopatico, indicato nei casi di traumi e loro conseguenze, adatto a ferite, interventi, sofferenze anche passate che hanno lasciato un segno. Il rimedio agisce a livello muscolare e nervoso.

La posologia dei rimedi è: 4 gocce di Fiori per 4 volte al giorno, 8-10 gocce al giorno di Arnica 30 CH distribuite nella giornata.

Per Frulli ho indicato di mettere sia i Fiori che l’Arnica nell’acqua che beve in un giorno.

Il trattamento previsto è di un mese, è appena iniziato, ora vedremo cosa succede!

Aggiornamento dopo 12 gg di trattamento, Daniele riferisce: “Frulli va decisamente meglio! Addirittura ora sta vicino ad altri cincillà, ancora in gabbie saparate, ma è un bel successo!”

Dott.ssa Valentina Taccini

posologia omeopatia animali

Potenze e posologia dei prodotti omeopatici

posologia omeopatia animaliLa potenza del prodotto omeopatico si misura in CH, cioè in centesimali hahnemanniane. La potenza è importante perché da questa dipende l’efficacia di un rimedio e la sua azione, ad esempio Hepar Sulphur a basse potenze apre gli ascessi, ad alte, li fa riassorbire.

Le potenze a cui vengono utilizzati i prodotti omeopatici, sono:


  • 5 CH. Si usa quando i sintomi coinvolgono il piano fisico, non quello psicologico-emozionale. In casi di patologie lievi e di breve durata, come un raffreddore o un’influenza.
  • 9 CH, 15 CH. Si usa in caso di patologie fisiche tra l’acuto ed il cronico, con lieve coinvolgimento psicologico-emozionale e comportamentale.
  • 30 CH. Potenza usata per trattare casi fisici e psichici, soprattutto cronici.
  • 200 CH. Si utilizza quando il coinvolgimento psicologico-comportamentale è notevole (stress emotivi, traumi, aggressività, ecc). Viene usata anche per fissare e stabilizzare un rimedio somministrato in precedenza a potenze più basse o in prevenzione di malattie stagionali. E’ indicata nei soggetti con squilibri fisici, mentali e comportamentali evidenti.
  • 1000 CH. Potenza usata nei casi di disturbi psicologici marcati. Quando il soggetto risponde poco ad una potenza più bassa, la potenza 1000 CH può aumentare l’effetto terapeutico. Viene usata anche per proseguire la terapia e stabilizzarla dopo la remissione dei sintomi.

Dosi e modalità di somministrazione

La dose dei rimedi omeopatici varia da 2-10 granuli a seconda della taglia degli animali. I granuli non devono essere toccati con le dita, quindi se non è possibile farli ingerire all’animale senza toccarli, vanno sciolti in un po’ d’acqua naturale e spruzzati in bocca in momenti diversi della giornata. La quantità di acqua non è importante perché il messaggio è di tipo energetico, non materiale. Lo stesso principio vale se il rimedio è in gocce.

Altri modi di somministrazione sono: spruzzare il prodotto nell’acqua che l’animale beve nell’arco di una giornata, spruzzarlo sul cibo, bagnare le zampe dell’animale e aspettare che si lecchi.

Nei casi acuti il rimedio deve essere somministrato a distanza di 2-3 ore, per valutare la reazione del soggetto e quindi l’idoneità del rimedio, comunque almeno 4-5 somministrazioni giornaliere.

Nei casi cronici si somministrano 2-3 granuli 1-2 volte al giorno, siano essi interi o sciolti in acqua come spiegato precedentemente.

Nei casi estremamente cronici si prosegue la terapia per diverse settimane.

A scopo preventivo di patologie periodiche possono essere fatte 2 somministrazioni nello stesso giorno 1 volta a settimana per 4-6 settimane con potenze 30 CH o 200 CH.

Nelle alterazioni acute dell’umore e del comportamento, per traumi recenti o shock o stati di tensione, si usa una potenza medio-alta ogni 2-3 ore fino al miglioramento dei sintomi.

La posologia dei rimedi omeopatici è molto flessibile, possono essere abbinati rimedi omeopatici tra loro o gemmoterapici o floriterapici. L’importante è che il rimedio ricalchi il più possibile il quadro clinico sul piano fisico e psichico del soggetto.

Dott.ssa Valentina Taccini

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